Disturbi alimentari - Cosa sono?

Cosa sono i disturbi dell’alimentazione?

I disturbi dell’alimentazione sono uno dei problemi di salute più frequenti negli adolescenti e nei giovani adulti, soprattutto nel genere femminile. I più comuni sono l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. Sono caratterizzati da una profonda alterazione del rapporto con il cibo e con il corpo.

Nell’anoressia si ha una significativa riduzione di peso rispetto alla norma, con una notevole paura di ingrassare, nella bulimia ci sono ricorrenti episodi di perdita di controllo sull’alimentazione (abbuffate), insieme a diversi comportamenti che hanno lo scopo di evitare l’aumento di peso (digiuni ripetuti, vomito autoindotto, esercizio fisico eccessivo, uso improprio di lassativi e diuretici). In entrambi i disturbi la stima di sé è molto condizionata dal peso e dalla forma del corpo.

Utilizzando i più recenti criteri diagnostici si può valutare che dal 5% al 10% delle ragazze adolescenti e giovani adulte abbiano, o abbiano avuto nel corso della loro vita, un’anoressia nervosa o una bulimia nervosa. L’età di esordio è prevalentemente tra i 15 e i 19 anni, ma negli ultimi decenni è stato osservato un aumento dei casi con esordio prima dei 15 anni. Pur essendo meno frequenti, questi disturbi sono presenti anche nel genere maschile (approssimativamente in rapporto di 1:10-15).

Nonostante siano così diffusi e nonostante si tratti di disturbi che possono avere una certa gravità, la maggior parte delle persone affette non accede alle cure o vi accede con molto ritardo, dopo anni di malattia.

Le condizioni di sottopeso e l’alterazione dei comportamenti alimentari hanno importanti conseguenze sia a livello fisico che a livello psicologico. Le complicanze fisiche, legate alla denutrizione o ai comportamenti messi in atto per ottenere il controllo sul peso richiedono controlli medici accurati perché possono comportare un serio rischio di vita. Dal punto di vista psicologico si riscontrano spesso: aumento dell’irriitabilità, difficoltà interpersonali, a livello scolastico o lavorativo, depressione dell’umore, pensieri ossessivi sul cibo e sul peso, comportamenti impulsivi e compulsivi. Una delle caratteristiche comuni a molte persone con disturbi dell’alimentazione è quella di avere poca consapevolezza della malattia e poca disponibilità agli accertamenti e alle cure, soprattutto nelle fasi iniziali, in cui i sintomi possono passare inosservati anche ai familiari e agli insegnanti perché molte persone che ne soffrono arrivano a nascondere comportamenti e vissuti.

Questa è una delle ragioni per cui solo una minoranza di persone affette da questi disturbi riceve nei tempi opportuni una diagnosi e un trattamento adeguati. Le condizioni di malattia durano abitualmente qualche anno e possono compromettere seriamente la salute fisica (talora con rischi per la sopravvivenza), il benessere psicologico e la vita di relazione di una persona, proprio negli anni più belli della vita.

Quali sono le cause dei disturbi alimentari?

Lo sviluppo dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa è legato all’interazione tra fattori genetici e fattori ambientali; secondo studi recenti circa il 50% del rischio è dovuto a fattori genetici; tra i fattori ambientali ci sono quelli precoci che interferiscono con le prime fasi del neuro-sviluppo e con la maturazione dei sistemi di risposta allo stress e tra questi si includono le condizioni di vita intrauterina, le complicanze perinatali e le separazioni precoci dalle figure di accudimento.

Per fattori di rischio ambientale tardivi, si intendono gli abusi nell’infanzia, gli stress psicosociali. la pressione sociale alla magrezza, i comportamenti di dieta.

Sono considerati fattori di rischio anche tratti psicologici come il perfezionismo, il bisogno di controllo, la bassa autostima, la depressione e l’impulsività. In genere, tutte le attività o gli ambienti in cui è richiesto il mantenimento di un basso peso, come la danza, certe attività sportive, mondo della moda sono considerati tra i fattori di rischio.

Il protrarsi di questi disturbi dall’adolescenza alla prima età adulta rischia di compromettere l’equilibrio emotivo in un momento particolarmente delicato e difficile dello sviluppo della persona. Poiché al momento non si conoscono i fattori che causano questi disturbi al punto tale da poter approntare efficaci interventi di prevenzione primaria, è importante intervenire in modo precoce e intensivo per ridurre il rischio di cronicizzazione ed i costi sanitari e sociali ad essa correlati.

È stato recentemente segnalato un aumento dei casi a esordio precoce. Questo aumento è in parte spiegato dall’abbassamento dell’età del menarca osservato negli ultimi decenni, ma potrebbe anche essere legato a un’anticipazione dell’età in cui gli adolescenti sono esposti alle pressioni socioculturali alla magrezza, attraverso mezzi di comunicazione come internet. Un esordio più precoce può comportare un rischio maggiore di danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico di quei tessuti che non hanno ancora raggiunto una piena maturazione, come le ossa e il sistema nervoso centrale.

Terapia per i disturbi del comportamento alimentare

Per la terapia di questi disturbi sono oggi disponibili diversi trattamenti, la cui efficacia è stata documentata da studi clinici controllati.

Questi trattamenti richiedono l’integrazione di varie competenze (psichiatri, psicologi, nutrizionisti, medici di medicina generale, internisti, endocrinologi, pediatri, neuropsichiatri infantili). Sul versante psichiatrico-psicologico, le psicoterapie (terapia basata sulla famiglia nei giovani con anoressia nervosa; terapia cognitivo-comportamentale e terapia interpersonale nella bulimia nervosa) hanno un ruolo essenziale. Tra gli interventi nutrizionali vanno citati il pasto assistito (nell’ambito di un programma di riabilitazione psiconutrizionale).

  1. medico di medicina generale o pediatra di libera scelta
  2. terapia ambulatoriale specialistica
  3. terapia ambulatoriale intensiva o centro diurno
  4. riabilitazione intensiva semiresidenziale Day Hospital o residenziale
  5. ricovero ordinario

La maggior parte dei pazienti può essere curata a livello ambulatoriale, dovrebbe cominciare il percorso terapeutico al livello meno intensivo di cura e accedere ai trattamenti più intensivi in caso di mancato miglioramento, secondo un modello a passi successivi.

La terapia ambulatoriale coinvolge diverse figure professionali in una prospettiva integrata e include, quando indicato, gli interventi motivazionali, la gestione psicofarmacologica, la psicoeducazione, la riabilitazione nutrizionale e la gestione internistica, il supporto e la psicoeducazione dei familiari.

Prevenzione e trattamento

La prevenzione dei disturbi dell’alimentazione non è semplice proprio perché sarebbe necessario intervenire su fattori di rischio molteplici, biologici e psicosociali. I programmi scolastici di prevenzione dei disturbi dell’alimentazione che hanno ottenuto i migliori risultati sono quelli attuati nelle ragazze di età maggiore di 15 anni, utilizzando incontri multipli, in piccoli gruppi, condotti da esperti e focalizzati sull’accettazione del corpo.

Gli interventi preventivi dovrebbero essere promossi in particolare in aree a rischio elevato, come i settori dello sport, della moda e della danza. Ma, nel campo della prevenzione, l’obiettivo prioritario e al tempo stesso più realistico, in particolare in età evolutiva, è quello di prevenire danni sullo sviluppo e sulla crescita e di ridurre il rischio di cronicizzazione, riducendo il tempo che intercorre tra il momento in cui insorge il disturbo e il momento in cui inizia la cura.

Occorre sapere che una persona con disturbo dell’alimentazione non può essere trattata da un un singolo professionista, ma è necessaria l’integrazione di diverse competenze specialistiche (di area medica e nutrizionale, come di area psichiatrica e psicologica) e un lavoro in équipe. Sul versante psichiatrico-psicologico, diversi studi hanno mostrato l’efficacia di alcune specifiche tecniche di psicoterapia e comunque un approccio psicologico caratterizzato dall’empatia e dalla comprensione è considerato fondamentale.

I programmi di trattamento prevedono diversi livelli di intensità di cura, a seconda della gravità o della fase di malattia: dalla terapia ambulatoriale al Day-hospital, dal ricovero in strutture per la riabilitazione intensiva al ricovero in ospedale per le situazioni di emergenza. Per la maggior parte delle persone che soffrono di questi disturbi è sufficiente una terapia ambulatoriale.

È meglio consigliare i ragazzi o alle loro famiglie di rivolgersi a dei centri specialistici multidisciplinari. A questo scopo forniamo qui di seguito gli indirizzi dei centri per i disturbi alimentari della rete della Regione Veneto.

Ruolo della famiglia e della scuola

I documenti prodotti dal Ministero della Salute hanno ripetutamente sottolineato che è essenziale promuovere il riconoscimento precoce del disturbo, attraverso la sensibilizzazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, e il coinvolgimento degli adolescenti, delle famiglie e degli insegnanti.

Le famiglie e le scuole hanno un ruolo fondamentale nel facilitare l’accesso alle cure dei ragazzi delle ragazze che hanno questi problemi, con la consapevolezza di quanto possa essere difficile per un adolescente ammettere di avere un problema e di aver bisogno di aiuto.

Può essere difficile individuare i primi sintomi, che a volte passano inosservati anche ai familiari e agli insegnanti, perché le persone che ne soffrono possono cercare di tenerli nascosti. Vi sono alcuni segnali che potrebbero essere indicativi della possibile comparsa di un disturbo dell’alimentazione:

  • una perdita di peso evidente
  • una grande paura di ingrassare
  • una preoccupazione insistente per il peso e per la forma del corpo,
  • l’esercizio fisico eccessivo
  • la comparsa di abbuffate, vomito o abuso di lassativi o diuretici (spesso dissimulati con cura),
  • una dieta ferrea o saltare i pasti, ridurre le porzioni, contare le calorie
  • comportamenti di controllo del cibo e del corpo
  • cambiamenti dell’umore, isolamento sociale
  • ansia in relazione al cibo e, nelle ragazze, l’ assenza delle mestruazioni.

Si possono usare, con la delicatezza necessaria, alcune domande chiave, per provare a parlarne con gli interessati: “Le tue abitudini alimentari sono cambiate negli ultimi mesi? Pensi di avere qualche problema con il cibo? Ti preoccupi molto per la forma del tuo corpo o per il tuo peso?”

Se i dubbi vengono in un qualche modo confermarti è opportuno provare a suggerire ai ragazzi o alle loro famiglie, l’opportunità di una valutazione accurata del problema da parte di uno specialista, sapendo che spesso si possono incontrare resistenze e difficoltà e che ci vuole del tempo perché una persona si convinca a sentire un parere e a farsi aiutare.

Centri della rete Regionale del Veneto per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione

Centro DCA di Vicenza
Ospedale San Bortolo a Vicenza (Contrà S. Bortolo 89 – 36100 Vicenza). 

  • Orario ambulatori: lunedì – mercoledì – giovedì: 8.00 – 18.00; martedì venerdì: 8.00 – 16.00
  • Orario apertura Day Hospital: lunedì – mercoledì – giovedì: 8.00 – 19.30; martedì – venerdì: 8.00 – 16.00.
  • Telefono: 0444-752456 (per prenotazione telefonare dalle 10.30 alle 12.30)

Centro Regionale DCA di Padova
Azienda Ospedaliera, in via Giustiniani 3 a Padova, al secondo piano della U.O.C. Clinica Psichiatrica (palazzina ‘ex-casa suore’).

  • Orario di apertura: lunedi – martedì – giovedì dalle 8.00 alle 19.00; mercoledì – venerdì dalle 8.00 alle 17.00
  • Telefono: 049 8213812 durante l’orario di apertura del Centro.

Centro di Salute Mentale di Conegliano
Ospedale De Gironcoli via D. Manin 110 – 31015 Conegliano (TV).
Il Centro collabora con la Comunità Alloggio per giovani adolescenti “Futuro Insieme”, in Piazza Martiri della Libertà 22 – 31059 Susegana (TV)

  • Orario prenotazioni: Dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 20.00 e il venerdì dalle 8.00 alle 18.00
  • Telefono: 0438-668371

Centro Regionale DCA di Verona
Piazzale Ludovico Scuro, 10 a Verona nelle vicinanze dell’Ospedale Borgo Roma (Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona) presso U.O.C Psichiatria.

  • Orario apertura: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00
  • Telefono: 045 8127442

Sede Treviso Unità Semplice DCA e coordinamento provinciale
Via Pinelli 61/63 CAP 31100- Treviso

  • Orario apertura e prenotazioni: 8.30-18.00
  • Telefono: segreteria 0422-412669 (USDCA); numero unico 0422-322014

Sede Montebelluna Ambulatorio di Asolo
Via Forestuzzo n. 41 (afferente al CSM di Castelfranco Veneto, Via Dei Carpani, 16/Z).

  • Orario prenotazioni: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00

Sedi del Centro Provinciale di Portogruaro

  • Ambulatori: via Sommariva 4, 30026 Portogruaro (VE)
  • CTRP e centro diurno: via resistenza 29, Portogruaro (VE).
  • Telefono: 0421 399211

Casa di Cura Villa Margherita 
Via Costacolonna 20, Arcugnano (VI)

  • Lun-Ven dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
  • Telefono: 0444997888
  • sito web

Casa di Cura Villa Garda
Via Monte Baldo 89 – 37016 Garda (VR)

  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 7.40 alle ore 18.30.
  • +39 045 6208611
  • sitoweb

Casa di Cura Parco dei Tigli
Via Monticello 1, 35037 Teolo (PD)

  • Dal lunedi al venerdi 8.30 – 18.00
  • +39 049 9997511
  • sitoweb